Da oltre 10 anni il mirtillo costituisce per i produttori italiani una coltura in crescita. Mentre il mercato italiano cresce lentamente, le vendite si realizzano principalmente all’estero. Oltre alle tradizionali destinazioni dell’export ortofrutticolo italiano (Germania, Svizzera, Austria), il mercato principale è il Regno Unito, in particolare durante la principale finestra di produzione italiana che copre dalla metà di giugno alla fine di luglio.
Le produzioni di mirtilli sono concentrate nelle aree di Trentino, Piemonte (Cuneo), Lombardia (Valtellina) e Veneto (Verona). Quantità marginali sono prodotte in Toscana, Calabria e Sicilia. Nuove produzioni stanno iniziando anche in Emilia-Romagna e Lazio.
Il settore è caratterizzato da piccoli produttori, spesso a dimensione familiare. Questa è la struttura del settore in Piemonte (900 aziende con mediamente 0.4 ettari secondo il consorzio di ricerca Creso di Cuneo) e in Trentino. Ma nuove aziende più strutturate stanno investendo a mirtillo delle superfici superiori a 5-10 ettari in Veneto e nella provincia di Cuneo. E’ in aumento anche la produzione di mirtilli in Valtellina (50 ettari).
Secondo le nostre stime la produzione italiana di mirtilli è pari a circa 3000 tonnellate complessive, di cui circa un terzo in Trentino Alto Adige e 20-25% in Piemonte. La varietà principale prodotta in Italia è Duke, ma non mancano varietà più tardive come Brigitta ed Elliott. Si stanno affermando anche nuove varietà, in particolare Draper in Piemonte.
In Piemonte l’esportazione copre circa il 75% della produzione; al mercato britannico è destinata la quota maggiore in termini di quantità e la selezione migliore in termini di qualità.
I consumi sul mercato italiano sono molto variabili in funzione del prezzo ed è il mirtillo importato via mare dal Cile che sta aiutando ad aumentare i consumi in Italia, in particolare quando quando il prezzo al dettaglio è di € 0.98 a cestino nelle 4-5 settimane tra gennaio e febbraio e poi di nuovo in maggio-giugno con il mirtillo da Marocco e Spagna.
In Italia, paese di antica tradizione produttiva e che conta il maggior numero di IGP ortofrutticole in Europa, esiste anche una nicchia di produzione e consumo per il mirtillo selvatico, che nel mese di agosto viene prodotto spontaneamente in alta montagna (oltre i 1500m di altitudine), principalmente nelle zone di Fanano (Modena) e Abetone (Pistoia). Si tratta di un prodotto di calibro piccolo (6-8mm) ma dal sapore molto intenso e dalla polpa di colore rosso scuro.
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Thomas Drahorad · 28 maggio 2015