Narrare, raccontare storie, coinvolgere, far sentire parte integrante dell’azienda i vari attori coinvolti dalla produzione al consumo, evocare emozioni partendo dallo studio del vissuto del target cui ci si rivolge.
L’uomo è da sempre abituato a raccontare storie, dalle pitture rupestri ai geroglifici fino allo storytelling applicato alla pubblicità.
Antenato dello storytelling è la soap opera, nata negli anni trenta negli Stati Uniti inizialmente per promuovere detersivi e poi evoluta a tal punto da creare un vero e proprio genere.
In Italia fu Carosello negli anni 50 a far conoscere al grande pubblico lo storytelling e da quel momento in poi molte aziende, da Barilla a Lavazza, dal Mulino Bianco a Bialetti, per promuovere brand e prodotti hanno raccontato delle storie.
Le tecniche di storytelling management sono cresciute e oggi consentono di differenziare i target con storie differenti nei diversi media, come nel caso di Google che va oltre il web raccontandosi in tv.
Nel settore ortofrutticolo ci sono alcune aziende e organizzazioni che si promuovono in questo modo, e lo storytelling è al centro della comunicazione del Biodiversity Park ad Expo 2015. Il progetto realizzato da Bologna Fiere in collaborazione con i partner Alce Nero, NaturaSi e Federbio, prevede la tematizzazione mensile con un prodotto della terra, raccontato ai visitatori attraverso varie forme narrative. Il tutto per il duplice scopo di diffondere una cultura del bio e far riavvicinare operatori e consumatori alla terra da cui provengono i prodotti.
Frutta e verdura avranno un ruolo centrale in questa narrazione.
VI.P. Bio durante il Biofach ha annunciato per settembre il lancio di BiograPhy, un sito web che racconta le storie dei 130 produttori bio della Val Venosta: ogni confezione di mele conterrà le indicazioni del produttore, i consumatori potranno conoscere la storia di ogni mela e della persona che ha lavorato per coltivarla, visitando il sito web e informandosi.
In questo caso la storia raccontata permette al consumatore di entrare virtualmente in contatto con il produttore, con la terra che genera il prodotto consumato.
Noi di NCX Media vogliamo contribuire a questo processo narrativo offrendo la possibilità di raccontare frutta e verdura a buyer e distributori in Italia e all’estero.
Nel corso dell’anno Fruchthandel, Fresh Produce Journal, Eurofruit, Corriere Ortofrutticolo, myfruit.it, Asiafruit, Produce Plus e gli altri media del nostro network focalizzano la propria attenzione su vari prodotti e servizi con edizioni speciali, dati statistici e reportage dai mercati.
Web, magazines, eventi sono solo alcune delle possibilità che abbiamo per promuovere il “made in Italy” ortofrutticolo nel mondo, mettendoci al servizio delle aziende italiane che vogliano raccontarsi agli operatori della filiera per conquistare fette di mercato crescenti.
Giordano Giardi · 27 marzo 2015