Il “Bonus Pubblicità” è una delle misure introdotte dal Governo per supportare l’economia italiana post Covid e con il 50% di credito d’imposta sugli investimenti, per alcune aziende questa opportunità sta trasformando davvero un momento difficile in una concreta occasione di rilancio.
Con un incremento significativo della visibilità, alcune aziende possono avvicinarsi ai leader di mercato che da anni costruiscono la propria identità nella mente del pubblico di riferimento con costanza e investimenti, supportando l’attività commerciale con piani integrati di comunicazione.
Chiaramente nessuno pensa che tramite il Bonus Pubblicità possa uscire improvvisamente un “Poltrone&Sofà” dell’ortofrutta, tuttavia nel nostro settore la soglia di visibilità che permette di farsi ricordare dagli operatori o addirittura farsi notare da determinati target di consumatori può essere ancora accessibile; molti segmenti di mercato infatti non sono presidiati e in alcuni tra gli operatori stessi è difficile identificare un brand o una azienda TOP OF MIND; questa misura può rappresentare una vantaggiosa opportunità per iniziare a costruire o per consolidare il proprio posizionamento.
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Bonus pubblicità, istruzioni per l’uso
il credito d’imposta è del 50%
comprende la totalità degli investimenti pubblicitari effettuati nel 2020 e non più solo la parte incrementale come in passato
la comunicazione telematica per l’accesso al credito deve essere presentata dal 1° al 30 settembre 2020
la richiesta si effettua tramite il modulo che potete scaricare secondo le indicazioni dell’Agenzia delle entrate
Cos’è il bonus pubblicità
Il bonus pubblicità è un incentivo nato nel 2018 destinato alle imprese, ai professionisti e agli enti del terzo settore che investono in pubblicità e comunicazione sui media, tv, radio, online e stampa cartacea.
Con il D.L. “Rilancio” sono state confermate le condizioni e i soggetti beneficiari dell’agevolazione ed è stata incrementata la misura dell’agevolazione per il 2020; il credito d’imposta è passato inoltre dal 30% al 50% dell’investimento ed è stato aumentato il limite massimo di spesa, elevato a 60 milioni di euro
Riccardo Marinelli · 17 agosto 2020