L’internazionalizzazione è sempre di più la parola chiave di Macfrut, la fiera ortofrutticola italiana con cui storicamente collaboriamo per la promozione tramite la stampa specializzata del network NCX Media. In particolare si è rafforzata la collaborazione con il gruppo editoriale Fruitnet Media International con cui Macfrut ha comunicato negli ultimi mesi ai decision maker di tutto il mondo la volontà della manifestazione di assumere un ruolo centrale nel panorama fieristico internazionale. Ne abbiamo parlato con il Presidente di Cesena Fiera, eclettico manager che grazie alla lunga esperienza nel settore e a un team di alto profilo, in meno di due anni ha cambiato veste al Macfrut.
L’edizione 2016 si preannuncia da record, dovendo sceglierne una, secondo lei qual è stata la mossa vincente?
Ne indico due. Prima di tutto le parole chiave di Macfrut: innovazione e internazionalizzazione. La seconda è specifica all’evento: nel contesto mondiale delle rassegne di ortofrutta Macfrut è la fiera di filiera del
settore. Le imprese che hanno novità da comunicare, e sono tante, vedono con grande interesse una vetrina come Macfrut, sempre più internazionale, ma ancora a misura di ‘visitatore’, che la riesce a visitare completamente nei due giorni di permanenza media. A questo si aggiunge il plus della città di Rimini, ancor più accresciuto in questa edizione ospitata nella metà di settembre, dunque con la stagione turistica ancora in corso.
Focalizzando l’attenzione sull’estero, quale sarà la percentuale di espositori e visitatori esteri? Da quali paesi?
La presenza estera arriva da cinque Continenti. Ad oggi è di circa il 22% del totale degli espositori, puntiamo ad arrivare al 25%. Intensa è stata la presentazione di Macfrut in numerosi road show e appuntamenti internazionali di settore. Per citarne alcuni, Bulgaria, Messico, Polonia, Perù, Repubblica Dominicana. Un mercato molto dinamico nel settore è quello africano. Ebbene, abbiamo presentato Macfrut al Ministero degli Esteri Italiani davanti a una platea di una trentina di delegati in rappresentanza di altrettanti Stati del Continente.
Numerose poi sono le new entry in questa edizione. Per citarne alcune, il gruppo tedesco Rewe, che organizzerà il pomeriggio di giovedì 15 settembre all’interno della fiera la convention dei propri fornitori del mediterraneo, dall’Olanda Greefa, gli indiani Namdhari’s fresh, i francesi Agro Selections Fruits, gli spagnoli PSB. A questi si aggiungono tante nuove imprese dall’Albania, Argentina, Colombia, Kenya, Perù e Francia, in aggiunta ai numerosi espositori esteri già presenti lo scorso anno.
Aggiungo infine, il grande appuntamento di Mac Fruit Attraction, network globale per l’internazionalizzazione del settore ortofrutticolo, organizzato insieme a Fiera Madrid. Dopo il successo dell’edizione 2016 in maggio a Il Cairo, la fiera sarà riproposta anche nel 2017, dal 22 al 24 aprile.
Parlando di comunicazione, oltre alla pianificazione media sulle nostre testate internazionali e alle azioni sulla stampa, quali sono state in questi anni le mosse strategiche più efficaci che Macfrut ha portato avanti per promuoversi?
Abbiamo dato una decisa sterzata in quella che viene chiamata comunicazione ‘on’, con l’apertura della pagina Facebook (Macfrut 2016), canale Youtube e Twitter. I riscontri sono già tanti. Poi abbiamo dato vita a nuovi format comunicativi per la promozione dell’ortofrutta al grande pubblico. Cito due iniziative. A Rimini Wellness, Macfrut era presente con un innovativo format, ‘Fruit&Veg Fantasy show’, insieme a otto grandi brand dell’ortofrutta che hanno proposto i loro prodotti, con una blogger che li ha cucinati e raccontati in diretta. Un’altra iniziativa ha riguardato il vino, con il format ‘Macfrut DiVino’, con cocktail a base di frutta e vino”.
Nel 2017 Macfrut tornerà a svolgersi a Maggio, sarà solo un cambio di data o ci saranno altre novità di format?
Una premessa: lo spostamento a maggio è il risultato di un percorso condiviso con gli operatori del settore che da tempo chiedevano la Fiera in quel mese, in posizione baricentrica dalle altre manifestazioni internazionali del settore. Riguardo ai contenuti, è presto per parlarne, un dato però lo posso già anticipare: i padiglioni saranno 8, uno in più rispetto all’edizione 2016”.
ndr Nessuna anticipazione nemmeno sul Paese partner per il 2016, l’annuncio è però imminente perchè sono rimasti solo due paesi in ballo.
Vi aggiorneremo appena c’è l’ufficialità.
AGGIORNAMENTO 4 luglio
Il paese partner di Macfrut 2016 è il Perù.
Il paese Sudamericano è uno dei più fiorenti del continente, ha un tasso di crescita del Pil che nell’ultimo decennio si è attestato intorno al 6,1% e una previsione per il biennio 2016-2017 è del 5,5.
La produzione ortofrutticola peruviana nel 2015 ha superato le 8 milioni di tonnellate.
Il Perù è leader mondiale nella produzione e nell’export di carciofi e asparagi. ed é tra i primi esportatori al mondo di uva da tavola, di banane biologiche, di avocado, di piccoli frutti, di agrumi e di mango.
Giordano Giardi · 1 luglio 2016