Le ferie passano in fretta (ahimè) e non faremo in tempo ad asciugarci e sgonfiare il materassino che comincerà il periodo delle fiere. In rapida successione:
In passato l’investimento in queste occasioni d’incontro tra fornitori e buyer erano rare e irrinunciabili:
E adesso?
Le informazioni sono disponibili in rete e le testate specializzate e i siti web dei fornitori costituiscono insieme un’immensa fiera globale, accessibile quotidianamente.
D’altra parte, le procedure di vendita/acquisto sono troppo complesse perché il buyer le possa valutare o procedere a firmare un accordo direttamente in fiera, senza contare che il costo/contatto di questo tipo di operazioni risulta essere spesso molto alto per l’azienda, tenendo conto dell’investimento complessivo.
Quindi basta fiere?
Assolutamente no. L’elemento umano che caratterizza la fiera resta un passaggio imprescindibile in una transazione commerciale. Ma nel contesto attuale la fiera è uno dei possibili investimenti che l’azienda può inserire in un piano di trade marketing che deve gestire tutti i passaggi della trattativa commerciale:
A settembre, in occasione di Macfrut, NCX Media propone diverse soluzioni che tramite le testate italiane myfruit e Corriere Ortofrutticolo, permettono a un costo/contatto conveniente di mettere a disposizione di migliaia di operatori informazioni sui propri prodotti e supportare la presenza in fiera oppure dare visibilità alla propria azienda in questi momenti di maggiore sensibilità informativa (chi non si informa tramite le testate di settore riguardo la fiera che sta per andare a visitare o dopo averla visitata?).
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Riccardo Marinelli · 9 luglio 2015