La produzione italiana è concentrata sull’asparago verde, con alcune eccezioni nel nord Italia dove si producono anche piccole quantità di bianco, destinato principalmente al consumo locale. L’asparago bianco viene tradizionalmente coltivato e consumato in quantità in Austria, Germania e paesi Scandinavi. La produzione italiana di asparagi viene destinata prevalentemente al mercato interno e la quota esportata si mantiene sempre piuttosto marginale. Anche le importazioni dall’estero risultano sostanzialmente stazionarie, attestandosi sulle 4.000 t e spostandosi sempre più sul prodotto in controstagione.
L’asparago è senz’altro una coltivazione ancora in grado di soddisfare economicamente i produttori e le potenzialità sono ancora buone, basti considerare che il consumo domestico in Italia di asparago è pari a 2,5 Kg annui per famiglia, con un indice di penetrazione del 40% sulla popolazione italiana. Un dato che lascia intravedere come, con opportune strategie commerciali e promozionali, si possa auspicare una crescita del settore, considerando anche la forte domanda estera. Ma alcuni fattori influiscono sullo sviluppo delle coltivazioni:
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