Nel 2013 gli USA hanno esportato oltre 68.000 tonnellate di uva da tavola verso la Cina. (fonte: PMA)
In Germania, il maggior mercato di esportazione per l’uva italiana, le uve senza semi rappresentano il 75% dei consumi (fonte: CBI – NL)
Sulle etichette di Coop Italia l’uva senza semi è chiamata “apirene”, con un termine tecnico esatto ma incomprensibile ai consumatori.
Ci vogliono circa dieci anni per completare il processo che dalla sperimentazione porta alla commercializzazione di una nuova varietà (fonte: uvadigusto).
In certi periodi promozionali l’uva rossa senza semi è la referenza più venduta nei supermercati inglesi. Prima dell’introduzione della varietà Crimson Seedless, l’uva rossa rappresentava mediamente il 5-8% delle vendite della categoria uva.
Negli USA il 40% dei consumatori è più propenso ad acquistare uva dopo avere saputo che è fonte di antiossidanti (fonte: PMA).
Il maggior sviluppatore di nuove varietà di uva da tavola è l’agenzia federale statunitense USDA (fonte: PMA).
Negli USA le vendite al dettaglio di uva da tavola sono pari a USD 2.5 miliardi, pari al 9% delle vendite del settore ortofrutta (fonte: USDA).
Dopo i funghi, l’uva è considerata il prodotto più a rischio incidenti nel punto vendita al dettaglio. Dopo che anni fa una consumatrice era deceduta in seguito alla frattura del bacino procuratasi scivolando su un acino di uva, i supermercati inglesi hanno reso obbligatoria la confezione in cestino o busta chiusa.
Alcune varietà di uva senza semi sviluppano semi dopo qualche anno di produzione.
Il discount italiano DPiù vende come cat. 2 l’uva Italia che i fornitori marcano come cat. 1 sugli imballaggi.
Agli Emmy Awards 2014 due nuove varietà di uva senza semi erano nel menù della cena di gala: Cotton Candy (una varietà bianca dal gusto di zucchero filato) e Witch Fingers (una varietà nera dagli acini allungati come… dita di strega).
L’uva Red Globe in Italia assume normalmente una colorazione viola scuro, assolutamente sgradita ai consumatori asiatici che la preferiscono rosso amarena chiaro.
Paesi che stanno sostituendo l’Italia come fornitori di uva per la Russia in seguito all’embargo: Perù, Turchia, Kazakhistan, Cina.
Un produttore di uva di Mazzarrone sta producendo uva in Perù da quattro anni, esportandola in tutto il mondo.
La temperatura ideale per conservare l’uva è -0.5° C.
Negli anni ’50 si esportava uva da tavola Chasselas prodotta sulle colline di Savignano s. P. (MO) e Monteveglio (BO) verso la Svizzera su vagoni ferroviari chiamati “ghiacciaie”, riforniti di stecche di ghiaccio per mantenere la temperatura in transito.
Dall’Italia si esportano ogni anno circa 20.000 camion di uva da tavola, cioè circa 200 al giorno (fonte: Istat). Su un camion di uva ci sono oltre 2 milioni di acini. L’Italia quindi fornisce mediamente 5 acini di uva a ogni abitante del mondo.
Il maggiore importatore mondiale di uva da tavola sono gli Stati Uniti, che ne importano annualmente circa 570.000 tonnellate, con un aumento del 70% negli ultimi venti anni (fonte: IndexMundi).
La varietà più prodotta in Sudafrica è Crimson Seedless, una varietà rossa senza semi (fonte DAFF).
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Thomas Drahorad · 4 ottobre 2014